Edizione 2011 – Scudi di Bronzo

SIG.RA DALIA BIELSKYTE                    Lituania

DALIA BIELSKYTE è Presidente della Società dei Pazienti Oncoematologici “Kraujas” (in italiano “Sangue”). In Lituania sé pesso chiamata “ambasciatrice degli ammalati….. Undici anni fa Dalia ha affrontato con straordinario coraggio la propria lotta contro la leucemia e dopo averla sconfitta ha deciso di dedicare tutte le sue forze per far luce sui problemi che devono affrontare i pazienti oncoematologici e i loro famigliari. La sua opera consiste nella costante ricerca delle soluzioni di tali problemi, nell’organizzare gruppi di sostegno, e in numerosi eventi per sensibilizzare la società in cui spesso il malato viene abbandonato a se stesso e soprattutto nel suo incommensurabile impegno riguardante la raccolta dei consensi per la donazione del midollo osseo. La sua testimonianza personale ispira gli altri ammalati e fa cambiare il loro atteggiamento verso la malattia. L’obiettivo di Dalia è di aiutare gli altri a superare gli ostacoli esterni che si presentano in questa malattia ed ancor di più a superare quelli interiori come le paure, le rassegnazione e le delusioni.
Dalia non ha salvato una vita, Dalia ne sta salvando tante ogni giorno.”

 

 

 

 

 

ASS. CAPO MATTEO DURANTE                Polizia di Stato

Libero dal servizio, con generoso slancio ed esemplare sprezzo del pericolo, si calava in un burrone in soccorso di due donne e una bambina che, a seguito di un incidente stradale, erano rimaste intrappolate all’interno di un’autovettura in fiamme, riuscendo ad estrarle dall’abitacolo e a trarle in salvo. Chiaro esempio di elette virtù civiche e non comune senso del dovere.
Catanzaro – 12 giugno 2009

 

 

 

 

 

INFERMIERI DEL CORPO MILITARE                C.R.I.

La salvaguardia della vita umana messa in pericolo dalla guerra, dalle carestie, dalle catastrofi naturali: è questo il traguardo al quale mira la categoria degli INFERMIERI che operano nel Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Un lavoro incessante, continuo, attento alle necessità del prossimo, volto a contribuire a tenere alta la volontà di tutela della vita umana. Anello di congiunzione tra il lavoro importante del medico e la vita degli assistiti e dei pazienti. Con la loro umanità e competenza professionale, alleviano sofferenze e dolori in Patria ed all’estero, per assicurare assistenza e cura anche a favore dei militari feriti e malati e delle popolazioni civili, sempre alla ricerca della salvezza della vita umana e prodigandosi anche nelle ore di libertà.

 

 

 

 

Dott. UBALD ASSOGBA – GBINDOUN            Benin

L’umanità di questo medico ha fatto sì che, avutane l’occasione, non esitasse un minuto di troppo ad aprire a Cotonou, Benin City, suo paese natale, un centro dialisi per aiutare le persone malate. Il centro ha costituito e costituisce un impegno materiale e spirituale per il medico, che dal 1996 destina, insieme ad altri medici amici che condividono il suo amore per il prossimo, una parte consistente del proprio stipendio di medico e del suo tempo per il suo popolo e il suo paese, formando anche nuovi e i giovani medici e infermieri che possono così lavorare negli ospedali in Africa, abbandonata e in preda alla sua politica interna e internazionale spesso scellerata. Sicuramente un uomo, prima che un medico, dalla profonda umanità.

 

 

 

Prof. ELIO RINALDI                     Bangladesh

Il Prof. Elio Rinaldi è nato a Bengasi (Libia) nel 1935 da genitori italiani. Oggi, dopo una lunga carriera è medico affermato e apprezzato nel campo dell’Ortopedia e Traumatologia. Ma il fiore all’occhiello della sua carriera, del quale è veramente fiero, è il volontariato. Da 13 anni si reca per un mese all’anno in Bangladesh, alla testa di una missione umanitaria, con un’equipe chirurgico-ortopedica di 10-15 operatori, presso il Sick Assistance Center gestito dai Padri Missionari Saveriani di Parma. Qui sono stati eseguiti oltre 1500 interventi chirurgici, con grande appagamento morale e professionale di tutti i partecipanti.